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Digito o son desto?

Sono a cavallo tra l’epoca analogica e quella digitale, per questo mi sento profondamente fortunata. Ho conosciuto l’odore dei chimici e del negativo, dove c’è tutta una parte legata all’olfatto; un ricordo che nn ti levi più dalla testa.

Ho conosciuto l’importanza dello SCATTO e quell’ATTESA ormai perduta che ti faceva pensare e ripensare alle foto che avevi fatto; solo dopo qualche giorno avevi tra le mani il risultato del tuo lavoro. Un miracolo era avvenuto.

Tutto quello a cui avevi pensato era lì e c’era STUPORE. Alcuni scatti non li ricordavi nemmeno, l’attesa aveva fatto il suo dovere. La fotografia era diventata RICORDO. Oggi tutto questo non esiste più. L’ATTESA è SUBITO e lo STUPORE si è trasformato in ” A SI OK “. Ma…sappiamo che tutto cambia.

I fotografi hanno avuto un enorme aiuto. Oltre ai tempi di attesa annullati, il margine di errore si è QUASI azzerato.

La cosa che però mi fa pensare è : quando un professionista dopo aver scattato si mette ore davanti al computer e trasforma completamente ciò che ha visto, oltre ad aver perso l’idea di ATTIMO, il suo stato d’animo non è cambiato? Allora è ancora fotografia? O è solo un’immagine?

La fotografia non è SOLO un’ IMMAGINE, ma è SENTIMENTO, STATO D’ANIMO e COMUNICAZIONE.

Grazie digitale, io ti prendo per quello che di grandioso mi puoi dare…scattare a 6200 iso ah, ah, ah!!!!

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